Nota di credito: cos’è e a cosa serve
La nota di credito è un documento commerciale emesso da un venditore a un acquirente, utilizzato per annullare o ridurre il valore di una fattura precedentemente emessa.
Essa rappresenta un mezzo per correggere errori, garantendo la corretta registrazione delle transazioni finanziarie tra le parti coinvolte. Si può utilizzare sia con una fattura tradizionale che con una fattura elettronica.
Le note di credito per annullare una fattura servono di fatto a modificare il valore di una fattura per diversi motivi, tra cui:
- correzione di errori: se una fattura contiene errori nel prezzo, nella quantità o nella descrizione dei prodotti o servizi, la nota di credito può essere utilizzata per apportare le correzioni necessarie;
- concessione di sconti: se un venditore decide di concedere uno sconto a un acquirente dopo l’emissione della fattura, può emettere una nota di credito per ridurre l’importo dovuto;
- resi e reclami: se un acquirente restituisce un prodotto o presenta un reclamo per un servizio non conforme, il venditore può emettere una nota di credito per rimborsare l’importo corrispondente.
Come fare una nota di credito
La nota di credito va emessa in modo tempestivo, e generalmente si considera un anno dall’emissione della fattura errata precedente. Con la nota di credito non si elimina la fattura precedente, ma si va a creare un documento aggiuntivo simile che rettifica quello precedente, il quale rimarrà però valido.
In caso di fatturazione elettronica, il procedimento per l’emissione di una nota di credito varia in base alla tipologia di piattaforma che impieghi, ma in tutti i casi la nota di variazione deve essere consegnata attraverso il sistema SDI.
La compilazione avviene con il software di fatturazione elettronica inserendo il codice “TD04“, che va a definire la creazione di una nota di credito. Si consiglia comunque di inviare anche il documento via email o PEC.