Spread: cos’è e cosa significa
Lo spread è un termine finanziario che indica la differenza tra due prezzi o tassi di interesse. Nel contesto dei mercati finanziari, lo spread è comunemente utilizzato per misurare il rischio associato a un investimento o per valutare la liquidità di un titolo. Esistono diversi tipi di spread, tra cui bid-ask spread, credit spread e yield spread.
Il bid-ask spread rappresenta la differenza tra il prezzo di acquisto (bid) e il prezzo di vendita (ask) di un titolo, ed è un indicatore della liquidità e dei costi di transazione associati all’acquisto o alla vendita di quel titolo. Un bid-ask spread più stretto indica una maggiore liquidità e costi di transazione più bassi.
Il credit spread è la differenza tra i tassi di interesse su due titoli con diverse qualità creditizie, solitamente tra un titolo a rischio e uno privo di rischio. Un credit spread più ampio indica un maggiore rischio di credito associato al titolo.
Lo yield spread è la differenza tra i rendimenti di due titoli con diverse scadenze o qualità creditizie. Viene spesso utilizzato per valutare il rischio di tasso di interesse e per identificare opportunità di investimento nel mercato obbligazionario.
Cosa vuol dire se lo spread è alto
Generalmente lo spread sta ad indicare la differenza tra il rendimento dei titoli di stato di un paese rispetto ad un altro considerato sicuro. Spesso si confrontano i titoli di stao italiani con quelli della Germania.
In relazione ad uno Stato, uno spread alto equivale generalmente a più tasse, per cui lo Stato viene percepito come poco affidabile, e deve in qualche modo compensare gli investitori per il rischio che corrono investendo nel debito pubblico.
In una condizione di spread alto, i tassi di interesse sui mutui o sui prestiti possono lievitare, e scende il potere di acquisto dei cittadini. In generale l’economia è più difficoltosa, limitando le risorse per investimenti pubblici.
